La comunicazione di fine lavori può avere scopi strutturali o può essere legata alle detrazioni fiscali, oltre che alla classificazione catastale per determinare la rendita dell’immobile
Quando si affronta un’opera edilizia che necessita di una pratica comunale (CILA, SCIA, Permesso di Costruire…) è necessario comunicare al Comune di riferimento l’avvenuta ultimazione dei lavori. Se poi ci fosse stato un mutamento del classamento o della superficie dell’immobile bisognerà allegare anche la ricevuta di variazione catastale. Quest’ultima deve essere trasmessa entro trenta giorni dall’ultimazione lavori a pena di una sanzione che si prescrive nel termine quinquennale.
Ma a cosa serve?
Indicare la data di ultimazione dei lavori diventa importante ai fini catastali per la determinazione della rendita. Può essere quella in cui sono riconoscibili le caratteristiche e le finiture che delineano la categoria e la classificazione catastale e non necessariamente questa deve coincidere con l’effettiva data di ultimazione dei lavori che, invece, deve essere indicata nella comunicazione di fine lavori ai fini edilizio/urbanistici presso il competente comune. Il termine per l’eventuale richiesta dell’agibilità è di quindici giorni dalla data di ultimazione dei lavori, a cui dovrà esser allegata la ricevuta attestante l’avvenuta variazione catastale.
- Fine lavori a scopi strutturali
La comunicazione di fine lavori si presta anche ai fini sismico e strutturali che non seguono l’andamento burocratico della pratica comunale, ma l’affiancano solamente. In questo caso la data di fine lavori deve essere quella effettiva e, normalmente, i lavori strutturali vengono ultimati prima dei lavori generali in quanto seguono alle strutture gli impianti, i pavimenti e le finiture varie.
- Fine lavori per detrazioni fiscali
La data di ultimazione lavori si inserisce anche nell’ambito delle detrazioni fiscali per opere edilizie su fabbricati esistenti, come ad esempio opere volte al risparmio energetico degli edifici. In tal caso viene richiesta la data di inizio e di ultimazione delle opere che è completamente scollegata alla fine lavori catastale, comunale o strutturale perchè si riferisce esclusivamente ai lavori per cui si chiede la detrazione.
Conclusioni
Il nostro consiglio è di fare comunque in modo che la data di ultimazione lavori non sia mai successiva a quella del fine lavori edilizio/urbanistica dichiarata a conclusione della pratica comunale. Tale pratica infatti racchiude al suo interno tutti quegli allegati catastali e strutturali necessari per il corretto espletamento della stessa.
Fonte: Fine lavori in edilizia: quali motivazioni può avere?